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KARMA E REINCARNAZIONE

LEGGE CAUSA ED EFFETTO | L’Intero Universo è regolato dalla legge di Causa ed Effetto che in oriente viene chiamata "Karma". Secondo questa legge, ad ogni azione corrisponde una reazione, quindi ogni karma-azione produce il suo frutto. Gli esseri umani si incarnano su questa terra proprio a causa dei frutti da raccogliere causati dalle azioni, ed è per questo che la vita si alterna tra gioie e dolori, fino a quando, una volta superata la lezione da capire, si evolve verso lo stadio finale.

Nella grande Legge Cosmica l'uomo quasi sempre sta in una condizione di “ignoranza”, dunque gioisce o si dispera a seconda dei casi che la vita gli presenta, perché non sa che tutto non è nient’altro che il giusto premio o la giusta punizione che egli stesso (in quanto Sé) si procura per la sua emancipazione.

Se analizziamo a fondo la nostra natura, capiremmo facilmente di non essere soltanto questo corpo pieno di limitazioni: esso è soltanto uno strumento, è la barca che ci conduce alla meta. Quindi dovremmo capire che è solo la mente (corpo) che soffre, non la nostra anima che invece impara la lezione.

ESEMPIO | Se in questa vita un uomo fuma molto, causa un grave danno al suo corpo, che come abbiamo detto è uno strumento fondamentale al raggiungimento finale. Il fumo rovina i suoi polmoni, indispensabili per il respiro - per far circolare l'energia del prana - e non può facilmente vivere in maniera sana. In altri termini, non può usufruire del campo di prova che gli è stato dato. Così l'ego, tramite un desiderio alquanto deleterio e le sue conseguenze, raccoglierà in questa vita o nella prossima - in base al karma accumulato fin d’ora - i frutti seminati. Solo così imparerà il valore di ciò che ha usato tanto male. Solo la sofferenza invoglia l’animo umano alla ricerca interiore e alla ricerca della comprensione della legge del Karma. Poi, come già detto, in questo universo fisico non c’è alcuna azione buona o cattiva che non abbia l’equivalente restituzione.

Solo quando egli interromperà i desideri e le seguenti azioni non produrrà più i frutti ad essi collegati e non si reincarnerà più.

ATEISMO | Quanto appena detto spiega anche uno dei dilemmi principali dell’uomo e della conseguente perdita di fede, cioè l'ateismo. Il male del mondo! Si può dire che l'ateismo nasce da un errata visione del problema. Alla base di esso vi è comunque il libero arbitrio, che rende gli esseri umani responsabili delle proprie azioni.

TUTTO TORNA | Solitamente si pensa che conducendo una vita virtuosa, si dovrebbe “produrre” un esistenza tranquilla, come al contrario, chi ha un atteggiamento malvagio attirerà una vita piena di “punizioni” e dolori. Tuttavia, a primo impatto sembrerebbe non solo non essere così, ma addirittura il contrario! Quanti uomini malvagi conducono un'esistenza apparentemente felice e perfetta e quante buone persone sono in preda di problemi e sfortune? Perché? Il Karma ha le sue leggi e i suoi tempi e su di una cosa si deve essere sicuri: prima o poi tutto torna. Esiste una spiegazione per questa apparente incoerenza: se ad una persona che conduce una vita buona capitano cose brutte e una persona che conduce una vita malvagia posso accadere cose buone e perché il bagaglio Karmico passato non si è ancora esaurito e quello presente non è ancora maturato, ma è più che certo che al momento giusto la situazione si capovolgerà fino a quando non si raggiungerà la giusta consapevolezza. Analizzando tutto ciò con una mentalità aperta, la risposta si rivela alquanto chiara.

LA DUALITÀ | Nel percorso spirituale di ogni essere vivente, l’unica leva che può aiutarlo nella scalata all’evoluzione è la dualità. Essa si manifesta ovunque nell’intero universo e crea il mondo: la notte ed il giorno, la gioia ed il dolore, il bene ed il male, ogni cosa è duale.

Possiamo bene affermare che l’una dà l’esistenza all’altra, infatti se non conoscessimo il dolore come potremmo descrivere o “percepire” la gioia?Se non ci fosse l’oscurità, chi darebbe valore all’importanza della luce?

L’uomo, in questo mondo fenomenico governato dalla dualità è dotato di libero arbitrio. Egli infatti può decidere se operare il bene o il male. Ma approfondendo la questione e osservandola dal punto di vista Divino, quindi come "regista" e non come "attore", è possibile dedurre che ogni azione serve ad arrivare alla meta finale, in quanto fa tutto parte del disegno Divino. Si capirebbe subito che il male occorre quanto il bene ai fini della giusta comprensione ed evoluzione.

Ed ecco che ogni persona malvagia sconterà la sua "punizione", una punizione che sarà autoinflitta, dato che ciascuno è regista della propria vita. In questo modo il malvagio potrà capire il messaggio e fare un passo in più verso la sorgente. Sarà soltanto questione di tempo, di vite, del susseguirsi di questa catena di rinascite, di gioie e dolori, di premi e punizioni.

LA REINCARNAZIONE | A questo punto il concetto di reincarnazione diventa ovvio e spiega molti dilemmi e misteri che il mondo occidentale non riesce a spiegare. Se esiste un karma ed un evoluzione, deve esserci anche questo continuo campo di prova chiamato "reincarnazione". D’altronde, chiunque creda in Dio non può pensare che un essere vivente così perfetto e complesso possa essere creato solo per mangiare, vivere i piaceri mondani e morire. Inoltre, se si crede in un Dio buono non si può accettare, senza la spiegazione della legge Karmica, che dei bambini del terzo mondo apparentemente innocenti soffrano ed altri no, e così vale per tutte le “ingiustizie” che ci sono nel mondo.

Ad ogni azione ne corrisponde il suo frutto, questa legge divina è inevitabile.

Se piantassimo dei fiori (simboleggianti il Bene) e dei rovi (il Male) in un campo, non potremmo pensare che il campo si coprirà solo di bellissimi fiori, bloccando la crescita dei rovi, ma nascerebbero entrambi e anzi, se non si provvedesse subito a sradicare i rovi infestanti, questi ultimi coprirebbero soffocando i meravigliosi fiori. Quindi è importante ricordarsi sempre che ogni azione fatta presenterà il suo conto. Capire l’errore o chiedere il perdono servirà tantissimo per l'evoluzione e darà una maggiore comprensione e pace nell’accettare l’inesorabile frutto piantato in passato; tuttavia non basterà a fermare il meccanismo già in moto del karma, ma aiuterà semmai ad accettarlo meglio e con gioia. A questo punto l'essere umano inizia a smantellare le successive conseguenze delle sue azioni.

Una conferma maggiore la si ha osservando la vita di alcuni illustri saggi o anche realizzati, i quali hanno lasciato il corpo per mezzo di malattie o altro. Fortunatamente però loro sapevano di non essere questo corpo, cioè l'"attore", bensì il "regista", dunque sapevano che il corpo vive nel mondo duale ed è soggetto alla dualità della nascita e conseguente morte, così scontavano il loro karma con gioia, coscienti che finalmente il loro karma avrebbe tolto loro qualunque debito, conducendoli direttamente alla beatitudine Suprema.

 

In sintesi, quindi, si può affermare che il male del mondo occorra nel progetto Divino quanto il bene. Anche se l’uomo nella sua ristretta veduta non potrà capire il motivo di determinate azioni, potrà però scegliere quale strada intraprendere, così da essere una persona buona, retta, che "pianta" solo  Karma positivo.