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SATHYA SAI BABA - BIOGRAFIA - PARTE 5

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Le resurrezioni | Nell'Antico Testamento sono riportati due casi di resurrezione operati da Sia ed Eliseo. Il Nuovo Testamento descrive tre casi di resurrezione compiuti da Gesù. Egli stesso conferì questo potere ai suoi discepoli e disse loro: «Sanate gli infermi, risuscitate i morti, curate i lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Come detto in precedenza, Sai Baba ha resuscitato diverse persone, ne citiamo una per tutte.

Il miracolo ebbe luogo nel 1953. Radhakrishna era seriamente malato con ulcere gastriche ed altre complicazioni, quando visitò Puttaparthi, partendo dalla sua casa nel paese di Kuppam, nella speranza che Baba lo guarisse. Era accompagnato da sua moglie Radhamma e da sua figlia Vijaya. Arrivato all'ashram fu messo a letto. Baba, che allora aveva solo 27 anni, lo visitò ma non fece nessun tentativo di curarlo. Radhakrishna si lamentava che egli avrebbe preferito morire piuttosto che continuare a soffrire l'estremo dolore che provava. Baba sorrise ma non fece nessun commento. Alcuni giorni dopo Radhakrishna andò in coma e sua moglie e sua figlia, che erano al capezzale del letto, sentirono il "rantolo finale" nella sua gola.

Swami venne e l'esaminò, ma non fece ancora niente. Un'ora dopo, la respirazione di Radhakrishna si fermò. Diventò blu, poi divenne freddo e rigido. Un infermiere diagnosticò la morte. Baba l'esaminò ancora. «Non preoccupatevi» disse «Tutto andrà bene». Ancora una volta non fece nessun tentativo di rianimarlo. La fede della moglie e della figlia fu messa a dura prova. Il giorno seguente si sedettero fedelmente al capezzale del letto aspettando ansiosamente qualsiasi segno di ritorno alla vita. Ma niente indicava un tale cambiamento. In qualche modo le due donne riuscirono ad aggrapparsi ad un vestigio di fede che nella Sua maniera e al Suo momento Swami avrebbe rianimato Radhakrishna. La mattina del terzo giorno, il corpo diventò scuro, quasi rigido e cominciò ad avere un cattivo odore. Si suggerì a Radhamma che il "cadavere" dovesse essere spostato fuori dall'ashram, ma lei rifiutò energicamente di agire senza l'autorizzazione di Baba. I suoi aiutanti chiesero istruzioni se il corpo dovesse essere inviato a Kuppam o cremato in Puttaparthi. Baba rispose enigmaticamente: «Vedremo». Le due donne erano disperate. Andarono da Baba e lo pregarono. Lui disse semplicemente: «Non abbiate paura. lo sono qui». Promise, tuttavia, di render loro visita e di esaminare Radhakrishna più tardi. Passò un'ora, poi due e non c'era segno di Baba. Allora Radhamma e Vijaya persero di nuovo la speranza. Poi, improvvisamente, apparve Swami davanti alla porta della loro stanza, tranquillo e sorridente. Le due donne scoppiarono in lacrime come Maria e Marta, le sorelle di Lazzaro, piangendo davanti al loro Signore che pensavano fosse giunto troppo tardi.

Gentilmente, Egli chiese loro che lasciassero la stanza ed uscendo Egli chiuse la porta dietro di loro. Esse non sanno - e nessuno l'ha saputo fino ad ora - quello cosa successe nei minuti seguenti in quella stanza dove solo Swami ed il morto erano presenti. Ma, dopo alcuni minuti soltanto, Baba aprì la porta ed invitò le donne a rientrare, per vedere il loro amato seduto sul letto e sorridente! La rigidità della morte era sparita ed il suo colore naturale stava ritornando. Baba gli disse: «Parla con loro, erano preoccupate». Radhakrishna, con un sguardo di stupore disse: «Perché erano preoccupate? lo sto bene!» Non era consapevole di aver trascorso tre giorni in coma mortale. Allora Swami disse a Radhamma: «Ti ho restituito tuo marito. Ora dagli una bibita calda». Quindi benedisse la famiglia ed andò via. L'indomani il paziente era abbastanza forte per camminare. Il terzo giorno egli scrisse una lettera di sette pagine ad un parente in Italia. Pochi giorni dopo tutta la famiglia ritornò alla loro casa a Kuppam. Non solo Radhakrishna fu riportato in vita, ma le ulcere gastriche e le altre complicazioni erano guarite completamente.

 

Le materializzazioni | Non si contano i devoti di Sai Baba che hanno ricevuto qualcosa da Lui stesso materializzato - anche l'ideatore di questo sito ha ricevuto della vibuthi fatta da Lui.

A molti sono state materializzate collane, gioielli di un valore inestimabile, anelli col volto del Cristo o con rubini, smeraldi eccetera.

Spesso Baba, davanti a molti presenti, soffia su un anello lo trasforma in una collana o viceversa.

Dalle sabbie del fiume Citravati in secca, faceva scaturire statue di Shirdi Sai, di Krisna, oppure anche dolci fumanti ancora caldi e tantissimi altri oggetti.

I libri che testimoniano questi eventi sovrannaturali non sono solo scritti da devoti ma anche da fisici, chimici, scienziati e addirittura un sacerdote cattolico, che si sono arresi all'evidenza dei fatti, dopo aver studiato con attenzione, scrupolosità e addirittura iniziale scetticismo il caso Sai Baba.

Una volta per un suo amico, il Dottor Hislop, materializzò una piccola croce dicendo che era fatta con un pezzetto di legno proveniente dalla Croce su cui Cristo fu crocefisso. Il legno analizzato risultò essere di 2000 anni fa (cit. servizio di Rai 2 del 1988 - Tg2 di Fausta Leoni).

Poco prima del Natale 1984, Sai Baba creò una foto raffigurante il vero volto di Gesù.

Dopo che l'ebbe donata ad un Argentino, Sai ne donò un'altra più grande ad un Venezuelano durante le celebrazioni del Natale 1987. Ne realizzò anche altre sei copie, che poi benedisse e diede a vari paesi del mondo: la Spagna, la Danimarca, l'Inghilterra, la Nuova Zelanda, il Messico e l'Argentina. Ne donò anche copie di piccolo formato all'Italia perché fossero distribuite ai devoti. Baba disse che erano le vere sembianze di Gesù all'età di 29 anni.

Dall'originale sono stati tratti molti duplicati (Peter Phipps, Sathya Sai Baba e Gesù, Edizioni Milesi, Modena, 1999, pag. 1 12).

Ogni anno per il MahaShivaratri (Grande notte di Shiva), Sai Baba materializza uno o più Lingam  (detto anche Linga) - in certi casi è arrivato fino a nove - facendoLi fuoriuscire dalla bocca. Il Lingam è un oggetto di forma ovale, nella maggior parte dei casi d'oro ma può essere anche di un altro materiale. Questo rito, che si prolunga per diverse ore causando a Baba sofferenza fisica - visto che provengono dallo stomaco - rappresenta l'atto della Creazione dell'Universo. Dopo averLi creati, il più delle volte li regala ai devoti.

Un altro prodigio particolare, del quale si riscontrano svariati casi documentati con foto e video - e chi vi parla ha visto con i propri occhi - è la comparsa di vibhuti in quadri o foto di Baba.

Non è solo la vibhuti ad apparire; da statue raffiguranti i Suoi piedi o anche da pietre, sgorga incessantemente l'Amhrita, un liquido dolcissimo dal colore dorato e con un sapore che ricorda il miele, con fragranze di rose, che solo chi assapora può scoprire davvero.

Ci sono stati casi di persone che nel sogno hanno visto Sai Baba materializzae della Vibuthi per poi, con grande stupore e commozione, trovarsela al loro risveglio sul comodino, o magari addosso, guarendo il fortunato devoto in alcuni casi.

Chiaramente non tutti credono a quanto scritto sopra, molti pensano che Sai Baba sia un imbroglione e nel tentativo di smascherare i suoi "trucchi" si aggrappano a teorie ancor più assurde e fantasiose del fatto in sé .

Per esempio sul web qualcuno avanzerebbe l'ipotesi che Lui produce la vibuthi sfregando tra le dita delle pillole di vario genere. Questa cosa si smentisce da sé, perchè Baba produce circa mezzo chilo di vibhuti al giorno in quei pochi minuti in cui effettua il Darshan. Per chiarire ogni dubbio, basta vedere il seguente video dal quale si evidenzia in modo palese che non vi è alcun trucco. Noterete che il vaso all'inizio del video fluttua in area da solo e che la vibhuti cessa di scorrere non appena Baba toglie il braccio dall'apposita anfora. Tra l'altro è impossibile che quel piccolo vaso possa contenere tutta quella vibhuti.

https://www.youtube.com/watch?v=Cuj-RFZry1M (link di youtube)

CONSIDERAZIONI PERONALI | È giusto che ognuno si faccia una propria opinione sulla natura di Sai Baba, ma speriamo di darvi un piccolo spunto di riflessione prendendo in prestito alcune frasi di Nostro Signore Gesù Cristo: «L'albero si riconosce dai suoi frutti» e credo che, conoscendo le Opere di Sai Baba, oltre ai Suoi insegnamenti, potrete farvi un idea di chi possa essere questo grande Personaggio. «... Il Figlio di Dio non sarà accettato dalla Sua gente ma Io consegnerà ai pagani che Lo scherniranno, Lo feriranno e infine Lo uccideranno...».

Gesù disse: «Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno». E anche oggi, a distanza di 2000 anni, non tutti quelli che criticano o danno giudizi gratuiti su Sai Baba "Sanno quello che fanno e quello che dicono".

Sai Ram (Saluto il Dio che c'è in te).

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