Tutte le Sacre Scritture concordano nell’affermare che quando sulla terra il male sembra prendere il sopravvento e la speranza sta per essere perduta, Dio scende fra gli uomini per salvarli e ricondurli sulla retta via.
Anche nella cultura Indù troviamo conferma di questo concetto. Essa ritiene, infatti, che questa figura sia l’Avatara (o Avatar).
Nella Baghavad Gita il Signore Krishna dichiara: «Per la protezione dei giusti e la distruzione dei malvagi, ogni volta che il Dharma (rettitudine) declina, io mi incarno di era in era». B.G. 4.8.
L’Avatara (Discesa del Divino) è la discesa di Dio senza forma (pura energia) che assume una forma umana e si incarna per equilibrare la Creazione, ristabilire la giustizia e preparare l’uomo ad una nuova era.
Alla fine di ogni epoca, fin dal principio della creazione, l’Avatar è disceso su questa Terra per salvaguardare le sue creature. Egli decide di venire in forma (apparentemente) umana ma con tutte le qualità sovrannaturali del Divino, facendo della Sua vita un messaggio chiaro e d’esempio per tutti.
Gli attributi unici, ovvero le qualità, dell’Avatar sono: creazione, conservazione, dissoluzione, onniscienza, dispensazione della grazia, onnipresenza.
L’Avatar è una manifestazione di Vishnu, in quanto esso è l’energia Divina che si occupa della conservazione e la preservazione di questo universo, invece Brahma riguarda la Creazione e Shiva la dissoluzione finale.
L'Avatar ha l'esclusiva capacità di far vivere all'uomo in un attimo l’esperienza diretta del Divino o della Verità.
I dieci Avatar
Si ritiene che fin dall’inizio della Creazione di questa terra si siano incarnati dieci Avatar. Essi si sono manifestati nelle varie epoche (yuga), rispettando i costumi, le forme e bisogni di quei determinati periodi.
In ordine di apparizione essi sono:
1. Matsya (Avatar pesce)
2. Kurma (Avatar tartaruga)
3. Varaha (Avatar cinghiale)
4. Narasihma (Avatar leone)
5. Vamana (Avatar nano)
6. Parasurama (Avatar Brahmino)
7. Rama (Avatar del Dharma)
8. Krishna (Purnavatar)
9. Gautama Siddharta (Il Buddha)
10. Kalki (Purnavatar Sai Baba)
L’Avatar dell’epoca attuale è il decimo, dunque il Kalki Avatara. Egli ha usa tre incarnazioni per completare e sviluppare la sua missione in base ai costumi e la coscienza dei vari tempi.
Egli è stato in primis Shirdi Sai Baba (1838-1918), poi Sathya Sai Baba (1926-2011) e l'imminente futura incarnazione sarà Prema Sai Baba.
Kalki Avatar: testimonianze
È degno di nota analizzare e ricordare che anche nel Vangelo di San Giovanni, in particolare nella sezione dell’Apocalisse, si menzioni la venuta del Signore che libererà l’uomo dal male: «Poi vidi il cielo aperto ed ecco un cavallo bianco, Colui che lo cavalcava si chiamava il fedele, il verace, Egli combatte con giustizia. La Sua veste sarà color del sangue, il Suo nome è il verbo di Dio. Gli eserciti del cielo lo seguono, vestiti di lino bianco e puro. Egli detiene una spada affilata, per colpire le nazioni» Apoc. Cap. 19,11-15.
Se poi analizziamo ancora più in dettaglio, possiamo scorgere grandi similitudini con l’Avatar Sai Baba. Infatti Egli si chiama Sathya Narayana, che nella lingua sanscrita significa Sathya=Verità, Verace e Narayana=Fedeltà, fedele. Sia nella seconda che e nella prima incarnazione, la sua veste è sempre rossa o arancione. Le migliaia di studenti e discepoli che stanno cercando di cambiare questa società tramite i buoni principi, la carità e l’attuazione dei valori Umani, proclamando la Sua parola ed il retto agire, sono tutti vestiti di lino bianco.
Tuttavia, sebbene questi siano le principali incarnazioni Divine sulla terra, in realtà sono numerosissime le volte in cui il Signore è disceso fra gli uomini per aiutarli e dare loro gli insegnamenti fondamentali al ripristino del Bene sul male. Si parla, infatti, di cinque livelli di Avatar.
I cinque livelli di Avatar
- NITYA AVATARA. Questa discesa del Divino è quella che abita dentro ognuno di noi: consiste nel vivere la vita quotidiana individuando il proprio dharma e offrendo amore al prossimo. Questo livello è insito in ognuno di noi e deve essere sviluppato per l’evoluzione umana;
- VIVESHA AVATARA. È l’incarnazione di coloro che vengono al mondo per uno scopo, una missione ben precisa ed una volta terminata si eclissano. Esempi di questo genere sono il Mahatma Gandhi ed i vari profeti;
- AVIVESHA AVATARA. Rappresenta lo stato contemplativo pur in una dimensione corporea. Sono coloro che vivono una vita ordinaria dal punto fisico ma celano in sé una coscienza Divina come Vivekananda, Purushottamananda, Raphael
- AMSHA AVATARA. Sono coloro che possiedono alcuni poteri Divini e la visione di Dio, spronano i popoli al bene mostrando loro il cammino. Chiari esempi sono Gesù, Ramana Maharshi, Ramakrishna, Shankaracharya, Buddha, Maometto.
- PURNA AVATARA. Quest’ultima tipologia è la più completa. Essa possiede l’onnipotenza Divina e la visione Onnicomprensiva; con Amore porta unità fra gli uomini. Egli ha la missione di fondare il regno dell’Amore in terra.
L'Avatar ed il libero arbitrio
Dice Sathya Sai Baba che il compito dell’ Avatar non può essere interrotto in nessun caso. Egli impiegherà il tempo che serve per portare a termine il progetto. Spesso è stato chiesto a Sai Baba come mai, in qualità di Purna Avatar, non usasse il suo potere infinito, ad esempio, far piovere durante i momenti di siccità e creare cibo nei momenti di carestia. Egli rispose che Dio si è incarnato sulla terra proprio per migliorare la situazione e soccorrere l’umanità. Certamente l’Avatar potrebbe agire con una soluzione a breve termine, eliminando istantaneamente il male, ma questo modo di agire va contro la legge naturale di Causa ed Effetto (Karma). Gli uomini ricevono esattamente ciò che meritano in base alle azioni commesse in questa vita ed in quelle precedenti. In questo caso l’intervento Divino bloccherebbe l’evoluzione umana necessaria all’uomo per progredire, capire e sperimentare attraverso il dolore dove e perché sta sbagliando. L’umanità quindi, ricadrebbe nell’errore e nella sofferenza. La soluzione dell’ Avatar a lungo termine è più proficua, in quanto consente di guidare le persone verso un più elevato livello di coscienza.
Se l’Avatar intervenisse ed interagisse con il libero arbitrio, il dramma cosmico voluto da Dio stesso svanirebbe insieme a tutto l’universo. L’Avatar invece insegna all’umanità più che a trasformare fuori, a cambiare interiormente, insegna il retto agire, l’amore, la pace, la fratellanza, solo cosi il mondo può migliorare veramente. Ecco perché Sai Baba ha scelto di venire in tre corpi durante tre periodi differenti, proprio per dare all’umanità il tempo necessario ad un cambio di coscienza duraturo.